Semplicemente natura
Nell’ Eclesiaste (38-4) troviamo scritto: “Il Signore fa produrre i rimedi alla terra e l’uomo assennato non li disprezzerà”.
Le più antiche civiltà, conoscevano bene le proprietà benefiche delle piante e le sfruttavano per risolvere le malattie e le sofferenze del corpo.
Il regno dei “semplici” come venivano definite un tempo le piante officinali, comprende organismi vegetali, che in realtà sono molto complessi.
Le piante possono essere considerate un vero e proprio laboratorio vegetale vivente, attraverso il quale, anche con l’aiuto dell’energia solare, avvengono trasformazioni chimiche di elementi composti che portano alla fotosintesi clorofilliana. Attraverso l’apparato radicale, inoltre, le piante assorbono dal terreno sali minerali e nitrati per poi sintetizzarli in altri componenti come i glucidi, i protidi, i lipidi, gli oli essenziali, le vitamine e gli oligoelementi, facilmente assimilabili dall’organismo umano, perché simili alla sua composizione.
Anche l’uomo del terzo millennio, nonostante le innumerevoli scoperte tecnologiche raggiunte, avverte la necessità di ricorrere all’aiuto dei “semplici”, che la natura, tanto generosamente gli offre.
In questo periodo dell’anno, possono comparire alcuni problemi di salute, legati alle malattie da raffreddamento: in caso di bronchite, mal di gola, tosse, raffreddore e febbre è sempre consigliabile rimanere sotto il controllo del medico, per evitare eventuali complicazioni. Se vogliamo, però, cercare nelle proprietà delle piante officinali un buon aiuto naturale, possiamo utilizzare una tisana a base di eucalipto, timo, pino, issopo, liquerizia, altea, edera terrestre, lichene islamico e malva. Un cucchiaio di questa miscela in infusione per circa dieci minuti, in un bicchiere di acqua bollente, poi filtrato e dolcificato con miele balsamico, da bere tre volte al giorno. Utile per fare inalazioni, la stessa miscela può essere impiegata anche per suffumigi, sciacqui e gargarismi. Inoltre, un ulteriore vantaggio, da non dimenticare, può essere dato dai vecchi cataplasmi a base di farina di lino, mentre per rafforzare le difese immunitarie, un ottimo rimedio è rappresentato dalla combinazione di propoli, uncaria tomentosa ed echinacea, abbinate ad oligoelementi come oro e argento.
Anche la “floriterapia” del Dottor Edward Bach, può aiutarci ad affrontare meglio l’inizio dell’inverno, con il walnut ad esempio, il fiore più indicato per l’adattamento ai cambiamenti. Le inesauribili riserve naturali, utili al benessere ed alla vitalità dell’organismo umano, sono una continua fonte di energia, che può condurci a ritrovare e conservare il ritmo dei legami biologici.
Oretta Bonavita